La qualità dell’aria nei luoghi di lavoro è spesso uno degli elementi cardine in grado di assicurare o al contrario compromettere il benessere degli operatori. Ecco perché va costantemente monitorata.

Dal sito INAIL

Se non adeguatamente monitorata, essa può determinare condizioni che possono interferire con la normale attività con conseguenti impatti sulla produttività. Quest’ultimo aspetto si manifesta sia sotto forma di un maggior numero di errori compiuti nello svolgimento di una determinata attività, sia sotto forma di una minor velocità e di conseguenza un maggior tempo richiesto nell’esecuzione del compito.

La valutazione della qualità dell’aria negli ambienti di lavoro è resa complessa dalla simultanea presenza nell’aria di molte sostanze di origine diversa.

Indipendentemente che si tratti di sostanze prodotte dal normale processo di respirazione antropica o emesse dai materiali ivi presenti, sia introdotte dall’esterno.

Uno degli aspetti che creano più confusione è la storica e sgradevole convivenza di due approcci sia concettualmente sia praticamente molto distanti: il primo valuta la qualità dell’aria mediante la portata d’aria immessa nell’ambiente, mentre il secondo utilizza per lo stesso scopo la concentrazione di alcune sostanze inquinanti. L’approccio che si basa sulle portate d’aria da immettere nell’ambiente (altresì detto prescrittivo) ha una lunga storia alle spalle e negli anni si è affermato come il metodo di riferimento. Questo è con tutta probabilità dovuto al fatto che la grande maggioranza delle leggi e delle normative tecniche che disciplinano questo tema sono relative alla progettazione di impianti RCV (Riscaldamento Condizionamento Ventilazione), una fase in cui è ragionevole percorrere questa via. Se invece la fase di interesse è quella della valutazione della qualità dell’aria, le cose cambiano radicalmente, e l’approccio basato sulla misura delle concentrazioni di diversi inquinanti (altresì detto prestazionale) risulta non solo più coerente con i metodi utilizzati per la valutazione degli altri aspetti del comfort, ma anche concettualmente più diretto e praticamente più semplice. È per questo motivo che questo quaderno si concentra esclusivamente su questo approccio.

Il nuovo documento INAIL affronta il tema della qualità dell’aria indoor (IAQ) nei luoghi di lavoro.

Il nuovo documento tiene conto delle indicazioni nell’Allegato IV “Luoghi di lavoro” al decreto legislativo 81/2008 riguardo alla qualità dell’aria ed è scaricabile liberamente dal sito INAIL.

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