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IL PROBLEMA
Nel corso degli ultimi trent’anni l’ammontare di esafluoruro di zolfo (SF6) utilizzato nell’industria elettrica, è aumentato notevolmente.
Il gas viene utilizzato principalmente come isolante negli apparecchi elettrici e negli alimentatori predisposti per voltaggi più grandi di 1kV, ma viene anche utilizzato in cavi, linee di trasmissione tubolari, generatori elettrostatici e negli impianti di trasformazione.
Sebbene le proprietà chimiche e fisiche del gas lo rendano estremamente adatto alle applicazioni elencate, sfortunatamente l’SF6 è uno dei più potenti “gas serra” conosciuti con un indice di riscaldamento potenziale globale (Global Warming Potential) venticinquemila volte più grande di quello del biossido di carbonio.
La sua presenza nell’atmosfera sta aumentando al ritmo dell’otto per cento ogni anno.
La salvaguardia dell’ambiente è uno degli obbiettivi più impegnativi al giorno d’oggi, ed un gas come l’SF6 è soggetto a direttive particolari (Regolamento UE n°517/2014).
Le poche alternative, comunque, che possono essere utilizzate al posto di questo gas presentano vari inconvenienti, così ci si aspetta che le nuove normative continuino a permettere l’uso dell’ SF6, ma sotto un controllo molto più severo. Assieme alla sua azione sull’effetto serra vi è anche un altro problema: i vari processi di formazione di archi elettrici, di carica e scarica, fanno sì che l’ SF6 origini dei sottoprodotti. Questi sottoprodotti danneggiano la qualità isolante del gas e questo comporta che il gas debba essere sostituito o purificato. In aggiunta, il sottoprodotto che si produce in maggiore quantità è il Tionil Fluoruro (SOF2) che si decompone in SO2 e HF in presenza di acqua.
Questi sottoprodotti possono compromettere fortemente la sicurezza e la salute della forza lavoro.
Il Monitor Fotoacustico mod. 3434i è in grado di effettuare sia misure sul campo sia test di verifica della tenuta delle apparecchiature; data, inoltre, la grande sensibilità di rilevazione ( circa 6 ppb), il 3434 permette agli addetti non solo di individuare in tempo reale le perdite dai circuiti, ma anche di rilevare concentrazioni molto basse di SF6 per garantire la salvaguardia dell’ambiente.
Se utilizzato in abbinamento con un campionatore multipunto, questo affidabile sistema di analisi consente il monitoraggio centralizzato di una vasta area, archiviando e visualizzando i dati, tramite il proprio software applicativo, in formato grafico e numerico; è possibile, inoltre, impostare le soglie di attivazione degli allarmi ad esso collegabili per incrementare l’efficienza del sistema di controllo.